Trattamento laser di capillari, angiomi e rosacea
Le lesioni vascolari del volto e delle gambe sono neoformazioni benigne provocate da una eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni localizzati nella parte superficiale della pelle.
Queste lesioni vascolari pur non essendo pericolose, però rappresentano un inestetismo evidente.
L’utilizzo di alcuni tipi di laser selettivi “vascolari” ci permette di eliminare in modo specifico i vasi sanguigni attraversando la pelle senza danneggiarla e chiudendo il capillare, che scompare all’istante. Le lunghezze d’onda di questi laser vengono assorbite dall’ossiemoglobina (cioè il composto che conferisce al sangue ossigenato il caratteristico colore rosso vivo) presente nel sangue, mentre la cute non viene assolutamente danneggiata.
I Laser Vascolari sono particolarmente indicati per trattare i capillari (teleangiectasie), gli angiomi stellati, gli angiomi rubino, gli angiomi piani.
Esistono molti tipi di laser vascolari, ma tutti agiscono nello stesso modo danneggiando selettivamente le strutture vascolari sena danneggiare i tessuti circostanti.
Il paziente durante il trattamento avverte una sensazione di leggera puntura. Il capillare o l’angioma, dopo un trattamento “efficace” deve evidenziare il cosiddetto “effetto pop corn”, ovvero si determina uno sbiancamento della lesione vascolare. Nelle ore seguenti si formano delle crosticine che permangono per circa una settimana, per poi cadere senza lasciare alcun segno.
Particolarmente innovativo tra i cosiddetti “laser vascolari” è il LASER NEODIMIO Nd:YAG (1064nm) che permette di trattare con ottimi risultati anche i capillari di grosse dimensioni delle gambe.
I capillari delle gambe (meglio sarebbe dire “le teleangiectasie”) colpiscono circa il 50 per cento delle donne e il 10 per cento degli uomini di tutte le età.
La familiarità è presente in tre casi su quattro e circa un terzo delle pazienti ne hanno notato per la prima volta lo sviluppo durante la gravidanza.
I capillari si formano per la presenza di una sottostante vena varicosa (spesso non visibile), in cui l’aumento della pressione venosa determina un’ulteriore dilatazione e neoformazione di vasellini superficiali. Anche se per questi pazienti il problema più grosso è di natura estetica, spesso sono presenti sintomi associati a tale condizione, soprattutto pesantezza e gonfiore delle gambe.
Le donne sono più colpite degli uomini e ciò è dovuto all’importanza dell’influenza ormonale nello sviluppo dei capillari delle gambe: la gravidanza è forse la condizione fisiologica più frequente in cui si formano i capillari. Quasi il 70 per cento delle gestanti sviluppa delle teleangiectasie alle gambe entro poche settimane dal concepimento, prima cioè che l’utero si sia ingrossato a sufficienza per impedire il reflusso venoso dalle gambe. Un problema che, però, nella maggior parte dei casi scompare 1-2 mesi dopo il parto. Ma anche le donne che assumono la pillola anticoncezionale presentano un aumento di capillari. E’ quindi evidente che nelle donne gli ormoni femminili in qualche modo influenzano lo sviluppo delle vene varicose e dei capillari ad esse associate.
Come agisce il laser
Alla base di una terapia dei capillari delle gambe vi è la chiusura dei sistemi di afflusso del sangue. Per esemplificare, una analogia appropriata è quella di pensare ai capillari serpiginosi superficiali come a “dita” e le vene varicose di alimentazione sottostanti come al “braccio”. Il trattamento dovrebbe essere indirizzato innanzitutto al “braccio che alimenta” e solo se necessario esteso alle “dita” della varice. Una chiusura con iniezioni sclerosanti delle venule di alimentazione spesso fa sparire i piccoli capillari serpiginosi senza che vengano direttamente trattati.
Quindi il metodo di prima scelta per trattare le teleangiectasie delle gambe sarebbe la terapia sclerosante, ma circa il 30 per cento dei pazienti così trattati sviluppa una iperpigmentazione post sclerotica, cioè delle macchie brune causate da microscopiche emorragie che derivano dai vasi danneggiati dalla scleroterapia. E poiché la ragione per cui i pazienti scelgono di trattare i capillari è di natura estetica, affinché un trattamento sia efficace deve essere relativamente privo di effetti indesiderati. Le macchie scure, che talvolta rimangono anche dopo una scleroterapia ben fatta, non possono perciò soddisfare le pazienti.
Per minimizzare gli effetti indesiderati della scleroterapia cercando di ottenere gli stessi risultati, sono stati quindi provati alcuni tipi di laser.
Il laser Neodimio a impulso lungo è quello che ha dato i risultati migliori nel trattamento dei capillari delle gambe.
Si tratta di un laser vascolare dotato di una alta penetrazione attraverso la pelle. Il capillare viene chiuso dall’energia laser, la cute non viene assolutamente danneggiata.
La sensazione che si avverte durante il trattamento è paragonabile a quella di un colpo di elastico tirato sulla pelle. I capillari trattati, per circa 2 settimane appariranno come dei cordoncini scuri (talvolta più evidenti di prima!), per poi scomparire.
Per far scomparire circa l’80% dei capillari presenti sono in genere necessarie due o tre sedute, a distanza di due mesi una dall’altra.
Il trattamento laser dei capillari delle gambe dà gli stessi risultati di una scleroterapia ben fatta, ma ha il vantaggio della mancanza di dolore, della non invasività del metodo (non c’è l’ago!), della assenza di effetti collaterali (macchie), della rapidità e quindi della possibilità in una sola seduta di trattare grandi aree.
Trattamento della Rosacea
Una metodica molto interessante per trattare gli arrossamenti del volto, la cosidetta Eritrosi o Rosacea, è costituita dalla LUCE PULSATA. Questo innovativo sisitema è costituito da una sorgente luminosa che emette un flash con un ampio spettro di luce che viene assorbita dalla emoglobina presente nelle zone da trattare.
La Luce trasformata in Calore, innalza la temperatura e provoca una lesione controllata dei capillari dello strato superiore del derma senza causare alcun danno all’epidermide. Sono necessari un ciclo di trattamenti per migliorare notevolmente la tendenza all’arrossamento del viso di questi soggetti.